Diabete Off-Road @Â 2013 - Trail dell'Orsa
TEAM DNL @ TRAIL DELL'ORSA 2013 Al Grippo, Vice-presidente DNL, ai nastri di partenza del Trail dell'Orsa 2013, sull'Orsa Maggiore, percorso di 24 km e 1900 d+. "L'Orsa dell'Orso" ... testo di Al Grippo, T1 • Arezzo • Team Diabete No Limits Italia E’ nato tutto da Facebook, detta così passo veramente da una persona piuttosto leggera, ma purtroppo stavolta il fottuto strumento mediatico ha fatto il suo dovere, il post di Cristian sulla bacheca dei Verona Trail runners con quel bell’orsetto in primo piano che mi strizzava l’occhietto mi ha fatto venir voglia di Orsa. In prima battuta ero quasi certo di provare a fare la regina delle gare del trittico orsino: la U48, 48km 3500mt D+; ma una successiva settimana di allenamenti mi ha fatto ricredere sulle mie possibilità attuali ed ho ripiegato sulla gara intermedia, Orsa Maggiore 24km e 1700mt D+. Nonostante le temperature e le precipitazioni atmosferiche del sabato sera minacciassero una domenica da incubo, alla fine al mattino un cielo azzurro e senza nemmeno una nuvoletta ci accoglieva a Brentino Belluno ai piedi del monte Baldo. Dopo essermi goduto la partenza alle 6.30 della gara U48, non senza provare un certo rammarico per non essere tra quei partenti, mi godo l’atmosfera rilassata del paddock dei VTR in attesa della partenza. Due ore passano rapide e sull’oda della parlantina presidenziale impegnato stavolta non come atleta ma come speaker ufficiale della manifestazione mi ritrovo già a correre. E’ stata una gara dura, i gradoni ripidi della prima e della seconda salita, i single track viscidi e scivolosi, le discese abbastanza tecniche che obbligavano ad una continua attenzione sul terreno. A controcanto della fatica la spettacolarità dei paesaggi e delle atmosfere, i single track esposti e a picco al filo della vertigine dai quali si godeva una vista spettacolare sulla val d’Adige, i single track nel bosco fitto e inquietante che tanto mi fa smarrire la mente in pensieri ancestrali, gli attraversamenti degli scroscianti vaji (torrenti) con le acque limpide e fresche che ti scorrono sotto i piedi, la bellezza delle vette innevate del Baldo che ci guardava solletticargli i piedi. Non ultimo dei godimenti il perdersi della mente nella fatica, che da cacofonia assordante diventa col passare del tempo un rumore di fondo piacevole e che ti accompagna per il resto della corsa. Finisco di correre in 3hr e 23’, con il desiderio di andare oltre, desiderio di fare più chilometri, perso tra i boschi e tra i pensieri. Non so descrivere quale fascino possa io trovare, e quale sia il motivo di questo mio desiderio di provare ad andare oltre le distanze canoniche e socialmente accettabili. La paura mi frena, ed è una lotta interna tra desiderio e paura, so che vincerà il desiderio perché la paura non ha ragione di essere, posso fermarmi ed aspettare e poi ripartire o posso fermarmi e non ripartire più e tornare a casa, non ho nulla da perdere, nulla da dimostrare a nessuno, corro per voglia di esplorazione e scoperta, mentale e geografica, lontano dall’asfalto e dalle folle e dalle auto e dal superfluo. Il Presidentissimo, padrone di casa, impegnato come speaker e in assistenza, non ha potuto prendere parte alla gara. Ma per fine carriera podistica, si è già aperto una nuova strada. Speaker'Issimo ... intervista di fine gara con il vincitore Christian Modena (48k & 3500d+ in 5h04!!!) |